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Nelle settimane e nei mesi successivi arrivarono anche i riconoscimenti di Stati Uniti, Russia e Cina. Il 22 maggio del 1992 la Slovenia divenne il 176.simo paese delle Nazioni Unite. Oggi Lubiana è riconosciuta da 190 paesi.
Nodo del contendere il suo visto, ma soprattutto l’esenzione medica che gli avrebbe dovuto consentire di giocare gli Australian Open. Motivi non sufficienti per le guardie di frontiera. Intanto il numero 1 del mondo sta diventando la nuova icona No-Vax.
Lo spettacolo si annuncia ricco di colpi di scena. Tra i possibili contendenti comincia a crescere il nervosismo. In pochi mesi ci si giocherà la gestione del paese e della minoranza per i prossimi 4 anni.
Fu il passaggio fondamentale che portò la classe politica a percorrere i passi necessari per uscire dalla Jugoslavia.
Incredibilmente nessuno fin ora si era preso la briga di tradurre l'opera. Ci si era limitati ai sonetti, perché, dopo Prešeren, a livello nazionale la forma metrica più nobile resta quella.
A Trieste l’amministrazione cittadina ha scelto di non usare lo sloveno per striscioni d’auguri in Piazza Unità. A Capodistria il comune ha adoperato il solito trucchetto del marchio registrato per evitare l’italiano per promuovere le luci delle feste.
La tesi è quella che il premier si sarebbe comprato la fedeltà dei parlamentari delle minoranze grazie ad una ventina di milioni di euro.
Una situazione critica per gli ospedali, tanto che ieri il ministro della Sanità, Janez Poklukar si è tolto la giacca e la cravatta e si è rimesso il càmice per dare una mano nel reparto Covid del policlinico di Lubiana
A Pirano sono bastate una serie di denunce a raffica della Comunità autogestita comunale per far cambiare la situazione e per far applicare le norme vigenti. Da altre parti nessuno ha scelto di seguire quella che sembra essere una strategia vincente.
Questa settimana il picco dei contagi è salito alle stelle. Gli esperti hanno subito fatto capire che alle porte potrebbe esserci una catastrofe.
Borut Pahor e Sergio Mattarella tra Nova Gorica e Gorizia per celebrare l’assegnazione del titolo di Capitale europea della Cultura 2025.
Se l’idea era quella di far diventare la Slovenia riconoscibile a livello europeo, bisogna ammettere che il premier Janez Janša c'è riuscito. Più che l'azione del suo governo hanno potuto i suoi tweet.
Da mesi gli occhi sono puntati sul deputato della minoranza Felice Žiža. A causa dei precari equilibri politici il peso del suo voto sta diventando di settimana in settimana più importante.
In Slovenia continua lo scontro di tutti contro tutti. La campagna elettorale probabilmente è già iniziata in vista delle elezioni dell'anno prossimo, intanto a farne le spese è la lotta contro la pandemia.
Mentre le autorità continuano ad invitare i cittadini a vaccinarsi ed a rispettare le regole, si sta facendo sempre più sentire una chiassosa opposizione che crede che sia minacciata la sua stessa libertà.
L’effetto del giro di vite dato dal Governo sul Green pass è stato quello di convincere molti indecisi a prendere d’assalto i centri vaccinali. In 8 giorni siamo passati dal 48% di prime dosi inoculate al 51%. Era da mesi che non si vaccinava così tanto
Gli attentati organizzati da Al Qaida provocarono quasi 3000 vittime. Gli Stati Uniti reagirono proclamando “guerra al terrorismo” e dando la caccia a Osāma bin Lāden, il mandante degli attentati, che venne ucciso dieci anni dopo in Pakistan.
Con la riapertura delle scuole si pone in maniera ancora più serrato il tema della responsabilità sociale di ogni singolo cittadino.
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