L’autostazione di Capodistria, appena ristrutturata e non ancora inaugurata, ha attirato l’attenzione per l’insegna bilingue. Il quotidiano Primorske Novice riporta che, raggiungendola da “due direzioni cruciali o strategiche (“iz dveh ključnih smeri vožnje”), si legge prima l’insegna italiana che quella slovena, mentre per vedere quella in sloveno bisogna arrivarci da un’altra direzione. I critici, pur rendendosi conto di abitare in una zona bilingue, riterrebbero giusto che la scritta slovena fosse la prima a essere vista da qualsiasi prospettiva, anche se la costruzione ha una forma circolare. Il quotidiano locale si è rivolto al Comune di Capodistria, l’appaltante, per scoprire se questo ha intenzione di prendere provvedimenti e invertire, cambiare o togliere proprio la dicitura “Autostazione di Capodistria”. Dal Comune hanno risposto di non aver intenzione di modificarla perché in linea con le disposizioni, spiegando che progettisti hanno immaginato l’insegna bilingue della costruzione sulla parte centrale della tettoia con l’intento di renderla visibile sia dalla direzione della stazione ferroviaria che da Strada della Stazione. La questione non poteva non sollevare un polverone sulla piattaforma social prediletta per esporre concetti di intolleranza e informazioni non esatte, ma almeno la maggior parte dei commenti sottolinea la superficialità della questione, visto che, dicitura in italiano o in sloveno per prima, la tettoia non fornirebbe agli utenti riparo dalle intemperie.
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