Foto: Virgilio
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Un gruppo di alcune decine di ragazzi e ragazze hanno fatto irruzione nel Castello del Valentino di Torino, dove è in corso la Conferenza degli addetti scientifici e spaziali, al grido di 'Palestina libera'.

I ministri Tajani, Bernini, Lollobrigida e Pichetto avevano già lasciato l'edificio dopo aver partecipato alla sessione mattutina del convegno. Le forze dell'ordine hanno utilizzato gli scudi per cercare di respingere gli attivisti e sette poliziotti sono rimasti contusi durante i tentativi di sfondamento da parte dei manifestanti. Anche i manifestanti affermano che ci sono stati dei feriti nelle loro file.

La maggior parte degli studenti, che sostengono di frequentare il Politecnico di Torino, è stata bloccata prima dell'ingresso nel Salone d'Onore, dove si attendeva la sessione pomeridiana dell'evento.

Solo una ragazza è riuscita ad entrare con una bandiera palestinese ed ha lanciato slogan in favore del popolo palestinese e di quello curdo. Dopo qualche minuto, è stata portata via con la forza dalla sala. Il gruppo di manifestanti si è quindi diretto verso l'uscita dell'edificio, ma è stato bloccato dagli agenti in assetto antisommossa, che ne ha impedito l'uscita in un primo momento. Dopo alcuni minuti di attesa senza particolari tensioni, le forze dell'ordine hanno lasciato uscire il gruppo di protesta; oltre trenta persone sono state identificate dalla Digos.
Alla fine del corteo, gli attivisti hanno lanciato un appello per partecipare alla fiaccolata di mercoledì per il 25 aprile, dove sarà presente uno spezzone dei centri sociali e dei pro-Palestina.

Qualche apprensione anche tra i fedeli nella vicina sinagoga, in preghiera per la Pasqua ebraica, al passaggio del corteo, ma i manifestanti sono stati tenuti sempre lontani dal luogo di culto dal cordone di polizia.

Giorgia Meloni ha voluto subito esprimere solidarietà alle forze dell'ordine, in particolare agli agenti rimasti contusi ed ha condannato con fermezza quanto accaduto, aggiungendo che "lo Stato è accanto a chi difende la libertà e la sicurezza di tutti i cittadini".

Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp, in una nota sottolinea che "si cerca lo scontro" e che "i sette agenti contusi rappresentano un epilogo scontato dell'insofferenza verso le forze dell'ordine che in quest'ultimo periodo sta crescendo in tutto il Paese", denunciando che nel corteo si sono infiltrati anche numerosi militanti del centro sociale Askatasuna, che travestendosi da manifestanti, hanno aizzato la folla contro la polizia.

Davide Fifaco