La cerimonia centrale per la Giornata dell'Insurrezione o della resistenza contro l'occupatore si svolgerà questa sera a Černomelj. Oratore ufficiale Marko Lotrič, Presidente del Consiglio di Stato, presente pure la Presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar. Fino all'indipendenza raggiunta nel 1991, questo giorno veniva definito "Giorno del Fronte di Liberazione", movimento cui aderirono le principali forze politiche di allora. La giornata ricorda Il 26 aprile del 1941, data in cui i rappresentanti del Partito Comunista Sloveno, dei socialisti cristiani, degli Sokol e degli operatori culturali si riunirono presso la casa dello scrittore Josip Vidmar a Rožna Dolina, a Lubiana, fondando il Fronte Antimperialista. Come hanno sottolineato dall'Ufficio governativo per la comunicazione (Ukom), l'idea della celebrazione è sintetizzata perfettamente dalle parole del membro della missione degli alleati in Bela Krajina, l'ufficiale americano George Wuchinich, il quale disse che "Un popolo che lotta con la stessa determinazione, sia con il fucile che con il libro in mano, non può essere sconfitto". La festa nazionale vuole ricordare gli eventi risalenti al 1941 dove a Črnomelj fu fondato durante la Seconda guerra mondiale il Teatro nazionale sloveno il quale mise in scena spettacoli teatrali del dramma sloveno e mondiale, confermando così l'importanza della cultura per la coscienza nazionale nella lotta contro le forze d’occupazione. Anche le operazioni di salvataggio dei piloti alleati finiti nelle mani nemiche e l'assistenza alleata alla lotta partigiana attraverso gli aeroporti in Bela Krajina confermano che i partigiani facevano parte della coalizione antifascista mondiale, hanno aggiunto dall'Ukom. Alla cerimonia solenne oltre ai ballerini e all’Orchestra dell’esercito parteciperanno le organizzazioni di combattenti, la polizia e l’esercito.

Dionizij Botter

Foto: ZIK Črnomelj
Foto: ZIK Črnomelj