Foto: BoBo
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In tutta Europa, più di 20 milioni di donne non hanno accesso all'aborto. La coordinatrice dell'iniziativa My choise my voice Nika Kovač ha parlato di misure sempre più restrittive in diversi stati negli Usa come in Europa e della necessità di fare qualcosa in questo senso. Il movimento sostiene che i diritti riproduttivi e l'aborto, in particolare, sono servizi sanitari di base e che il diritto di scelta è un diritto umano fondamentale. Il mancato accesso all'aborto in molte parti d'Europa provoca non solo danni fisici ma sottopone le donne e le famiglie a un ingiusto stress economico e psicologico. Ricorderemo che lo scorso 10 aprile la Commissione europea ha registrato questa nuova iniziativa dei cittadini europei per un aborto sicuro e accessibile, che ha aperto la strada al movimento internazionale per raccogliere il milione di firme necessarie alla sua causa. Adesso tocca ai singoli paesi. In concomitanza con l'avvio della raccolta delle firme in Slovenia, ha detto Kovač, sono iniziate anche in Francia, Spagna, Austria, Irlanda e Polonia, giovedi in Croazia. L'obiettivo, ha detto, è raccogliere 100mila sottoscrizioni in Slovenia in 7 settimane. La campagna sarà arricchita da eventi, tavole rotonde, concerti, quiz e gite in diverse parti della Slovenia. Se la petizione otterrà un milione di firme di sostegno in un anno da almeno sette paesi membri, la Commissione europea sarà tenuta a rispondere e decidere in merito alla richiesta. L'iniziativa propone una legislazione europea che istituisca un meccanismo finanziario per aiutare gli Stati membri a garantire l'accesso all'aborto sicuro e legale a tutte le donne in Europa. (ld)