“Il silenzio dei ricordi: l’esodo in Istria”, questo il titolo del volume uscito in coedizione tra l’Università del Litorale e le Edizioni Stampe Triestine da voce a quelli che sono rimasti e a coloro che sono venuti, mettendo a nudo le ferite aperte di un territorio dove una vera e propria catarsi sembra ancora lontana. Uno studio durato dieci anni. Un puntiglioso lavoro sul campo dove molti hanno rifiutato di parlare, molti hanno interrotto la narrazione e molti hanno pianto. L’antropologa Katja Hrobat Virloget si confronta con il vuoto di Capodistria, Isola e Pirano e lo fa con un libro che sembra destinato ad essere un vero e proprio pugno nello stomaco. La sentiamo ai microfoni di Stefano Lusa