Foto: EPA
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Dopo più di quaranta giorni dalle elezioni e due giri di consultazioni che non hanno portato a nulla, domani il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, proverà a sbloccare lo stallo. L'ipotesi più probabile è quella di un mandato esplorativo ad una delle due alte cariche dello Stato, cioè i presidenti di Senato e Camera, rispettivamente Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico.

Terminate le speranze di una maggioranza che maturi spontaneamente, dopo un confronto tra i partiti, Sergio Mattarella dovrà intervenire per smuovere le acque. Probabile un mandato esplorativo alla presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati che dovrà preparare un calendario di incontri nel tentativo di avvicinare le posizioni e sbrogliare i nodi per trovare un accordo.

L'altra possibilità per il capo dello Stato è quella di affidare un preincarico a Matteo Salvini o a Luigi Di Maio, con il leader della Lega privilegiato perché indicato dall'intero centrodestra, coalizione maggiormente votata, da cui Mattarella intende partire.

Del resto sono troppi gli attuali problemi per rimanere senza un governo nella pienezza dei poteri, come la crisi siriana o il summit europeo di fine giugno.

Intanto Salvini come unico punto fermo pone il veto ad un Governo con il Partito Democratico, bocciando l'apertura del ministro per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che ha parlato di un governo di transizione sostenuto da tutti con la costituzione di una bicamerale per la legge elettorale, l'assetto istituzionale del Paese ed il taglio dei costi della politica.

Dura anche la dichiarazione di Di Maio: "Salvini si assume una responsabilità storica nel legarsi a Berlusconi: ci sta dicendo che per aspettare i comodi di Matteo Salvini avremo il governo il 15 maggio? Aspetto qualche altro giorno, poi uno di questi due forni si chiude".

Il leader leghista rispondendo al pentastellato ha ribadito che "quello che Di Maio giudica un danno, il centrodestra unito, è quello che gli elettori hanno premiato col voto il 4 marzo: chiedo al Movimento 5 stelle di avere rispetto per gli elettori" e ha poi aggiunto "i numeri del voto sono chiari e l'unico governo possibile e con un'ampia maggioranza è con il centrodestra ed i cinque stelle. Se Di Maio e Berlusconi continuano a dire io sì, tu no non ne usciamo. Io sono pronto a governare già da domani. Se vinciamo in Friuli e in Molise nel giro di 15 giorni si fa il governo".