Foto: La voce del popolo/Goran Stanzl
Foto: La voce del popolo/Goran Stanzl

Non le 76 necessarie per garantirsi la maggioranza che ieri aveva detto di avere ben 78 le firme che Plenković ha presentato al Capo dello Stato, in un incontro freddo che è durato una quindicina di minuti. Nessuno dei due ha rilasciato dichiarazioni alla stampa che, nonostante le iniziali previsioni, ha seguito la consegna. "Un bene per la democrazia", ha commento Plenković vedendo i giornalisti e riferito alle informazioni sull'assenza dei mass media rilasciate ieri da Palazzo presidenziale. "Mi è stato conferito l'incarico di formare il nuovo esecutivo, anche in questo terzo mandato continueremo ad operare per il bene del paese", il messaggio che Plenković ha pubblicato sulle piattaforme sociali. Per quanto riguarda i 78 nomi che lo sostengono, 61 sono quelli del suo HDZ, soltanto 12 quelli del Movimento patriottico, dopo che due esponenti della formazione hanno dato forfait; c'è poi la firma dell'ex sovranista Vesna Vučemilović e quelle di quattro deputati delle minoranze. Per il momento non sono trapelati i nomi di quest'ultimi. Va ricordato che anche in seguito all' esclusione dei tre rappresentanti serbi - richiesta con fermezza dai "patriottici" che hanno condizionato la partecipazione nella coalizione con l'estromissione del SDSS - i deputati etnici hanno espresso la volontà di rimanere uniti, affermando di sostenere il nuovo- vecchio mandatario, con il quale hanno collaborato bene. Chiaro, dunque, che tutti i rimanenti cinque erano potenzialmente disponibili a mettere la propria firma sul foglio che Plenković ha presentato oggi al Capo dello Stato. Plenković dal canto suo aveva fatto capire che non ci sarebbero state pressioni. "Richiederò i sostegni necessari per arrivare a 76 mani" aveva detto. Ora di mani ne ha 78.

LPA