Foto: Reuters
Foto: Reuters

Le precipitazioni nell’area di Valencia sono state le più abbondanti in 24 ore dall’11 settembre 1966. Il governo centrale ha tempestivamente istituito un’unità di crisi. Il numero delle vittime potrebbe essere più pesante, poiché le inondazioni hanno isolato diverse località e sono molte le persone disperse. La situazione nella città spagnola è “drammatica” ha spiegato il presidente della Comunità di Valencia, Carlos Mazón, “intere zone sono completamente sommerse dall’acqua, così come tantissime auto, insegne, cartelli pubblicitari e alberi travolti dal forte vento”.

Foto: Reuters
Foto: Reuters

Il peggio sembra non essere passato, per questo Mazón ha invitato i cittadini a ridurre gli spostamenti e a non uscire di casa a meno che non sia strettamente necessario. Vista l’entità dei danni causati dalla tempesta Dana, sono più di mille i soldati dell’Unità Militare di Emergenza dispiegati nella regione di Valencia, come annunciato dal ministro della Difesa, Margarita Robles, sottolineando che si tratta di un fenomeno “senza precedenti”. A livello nazionale l’agenzia meteorologica spagnola ha emesso un’allerta rossa per la regione di Valencia e ha innalzato il secondo livello di allerta in alcune zone dell’Andalusia, in previsione di ulteriori piogge.

Foto: Reuters
Foto: Reuters

Dodici voli in arrivo all’aeroporto locale sono stati dirottati verso altre città spagnole a causa dei venti intensi e delle forti piogge. Ma anche le ferrovie hanno risentito dell’emergenza: i treni ad alta velocità tra Madrid e Valencia sono stati sospesi. “Seguo da vicino e con preoccupazione le informazioni sulle persone scomparse e i danni causati dalla tempesta” ha scritto su X il capo del governo spagnolo, Pedro Sanchez, invitando la popolazione a seguire i consigli delle autorità.

B.Ž.