14. 3. 2021Nei 20 punti della mozione, i firmatari, Levica-Sinistra, Lista Mrajan Šarec, Sd e Partito Alenka Bratušek accusano la Ministra di aver tenuto chiuse le scuole durane l’epidemia per troppo tempo
9. 3. 2021Prosegue la polemica via Twitter tra il premier Janez Janša e il direttore dell'Agenzia stampa Sta, Bojan Veselinovič. Domani invece il Parlamento europeo discuterà sulla libertà dei media anche in Slovenia
6. 3. 2021La situazione non è nemmeno omogenea in tutto il paese, con gli avvocati che hanno ottenuto la priorità, ma solo in alcune regioni, e altri gruppi che spingono per “saltare la fila”.
5. 3. 2021Duro scontro tra il direttore generale uscente Igor Kadunc, il presidente del comitato Alberto Scherani ed alcuni consiglieri, che hanno ribadito la posizione della minoranza su questi temi.
4. 3. 2021Il piano deve arrivare a Bruxelles entro la fine di aprile, la commissione europea avrà quindi due mesi dalla presentazione dello stesso per esprimersi
3. 3. 2021Accolto l'emendamento di Sinistra, Partito del Centro Moderno e Nuova Slovenia. A favore della cancellazione delle norma anche minoranze, Socialdemocratici, Partito di Alenka Bratušek, Partito di Marjan Šarec e tre parlamentari del Desus.
3. 3. 2021Il premier Janez Janša e il ministro della cultura, Vasko Simoniti, accolgono l'invito per un confronto sulla situazione dei media in Slovenia con il comitato dell'europarlamento per il monitoraggio della democrazia e dello stato di diritto.
1. 3. 2021Un'iniziativa che sta facendo discutere fuori e dentro la regione, visto che solleva l'annoso problema dell'utilizzo pubblico della storia e il dibattito sulla necessità di difendere la libertà di pensiero ed espressione, anche a livello accademico.
26. 2. 2021Janša risponde così alle critiche che nelle ultime settimane sono piovute all’indirizzo di Lubiana e che hanno fatto sempre più accomunare la Slovenia alla Polonia e all’Ungheria. Entrambi i paesi sono già sotto la lente di ingrandimento di Bruxelles.
23. 2. 2021L’accusa è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Le organizzazioni però respingono ogni addebito e parlano di un clima d’intimidazione verso chi fa solidarietà.