18. 4. 2025Secondo Federturismo, sono oltre 11 milioni le persone che si metteranno in viaggio, tra weekend lunghi e vacanze più strutturate, nonostante l’incertezza economica e internazionale.
16. 3. 2025Gli attacchi, che hanno avuto come bersaglio infrastrutture militari Houthi, hanno provocato oltre 30 morti e 100 feriti. Teheran avverte “se minacciati, risponderemo.”
23. 12. 2024Ancora dati positivi per il Porto di Trieste, nonostante l'anno sia iniziato con la crisi di Suez, ci sia la difficile situazione in Mar Rosso e la Germania stia subendo una recessione economica
19. 12. 2024Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, in visita ai contingenti militari per gli auguri di Natale, ha ricordato di porre attenzione della situazione dei Balcani perché "il pericolo di intromissioni dall'esterno è molto alto"
12. 11. 2024Quasi tutti i comparti industriali hanno assistito a un calo della produzione, ma il bilancio è riportato in pareggio dalle costruzioni, che, dopo il superbonus, cavalcano l’onda del PNRR.
21. 7. 2024La reazione di Isarele all'attacco degli Houiti ha provocato tre morti e almeno 80 feriti. I ribelli yemeniti cercano di coinvolgere nel conflitto anche gli Stati Uniti, colpendo una nave portacontainer nel porto israeliano di Elat
3. 5. 2024Il presidente francese aveva detto di non escludere un invio di uomini "se Mosca sfonda il fronte" e il ministro britannico Cameron aveva parlato del diritto di Kiev a utilizzare armi inglese per attacchi contro i russi. Mosca avverte: rischio escalation
8. 4. 2024A renderlo noto è l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, secondo cui l’Ue starebbe puntando ad aumentarne le capacità.
7. 3. 2024Rimarcata l'importanza strategica della risoluzione dell'orientamento marittimo del paese adottata nel 1991. Oltre alla cooperazione internazionale il Ministero punta sullo sviluppo del porto di Capodistria e sulle reti ferroviarie, ha detto Bratušek.
7. 3. 2024Si tratterebbe del primo attacco mortale da quando le navi nell'area vengono prese di mira. Le milizie yemenite accusano Stati Uniti e Gran Bretagna di essere "responsabili della militarizzazione del Mar Rosso".