Nell'intervista con Luisa Antoni Gian-Luca Zoccatelli racconta il suo percorso di musicista, un percorso molto diversificato in cui la curiosità personale si intreccia con una formazione accademica di alto livello. Veronese di nascita, padovano di adozione, classe 1974, Gian-Luca Zoccatelli, è un musicista poliedrico, di formazione classica, diplomato prima in flauto e poi in canto lirico, avvicinantosi poi alla composizione ed alla didattica musicale. Passando attraverso generi musicali diversi, dall’opera barocca, al jazz e al pop, Gian-Luca Zoccatelli è approdato al mondo della musica per la radio, la tv ed il web.
Insieme ad altri compositori - tra cui il fratello Virginio Zoccatelli - ha partecipato con le sue musiche ai progetti discografici: “Orchestral movements” (2011), “Jeux et paysages” (2012) e “Landscapes” (2013) e altri brani funk e blues ad altri generi musicali. Tutti questi progetti sono stati editi da Edizioni Rai, Rai pubblicità e dall’etichetta GDM andando a formare insieme ad altri progetti di altri compositori una specie di “banca dati” utilizzata regolarmente dalle trasmissioni radio-televisive o delle pubblicità.
I brani di Gian-Luca Zoccatelli si possono sentire nella trasmissione Grazie dei fiori di Radiodue, sono stati utilizzati a Ballarò, Sereno variabile, La storia siamo noi, Linea verde orizzonti, Linea verde Kilimangiaro, Di Martedì (La7), e, recentemente, nelle trasmissioni Soliti ignoti, Unomattina, Porta a porta.
L'intervista si conclude con il brano "Asintomatico", una caleidoscopica e divertente descrizione del mondo immerso nella pandemia con musica di Gian-Luca Zoccatelli (che lo canta e suona il flauto, la tromba e la tastiera), coadiuvato dal batterista Max Avesani su testo di Nicola Negro.