Nel 2010 la label NovAntiqua records ha iniziato a pubblicare una serie di CD, dedicati a musicisti che sono stati vittime del nazismo. Si tratta di nomi di compositori, la cui musica fu vietata dal regime e che spesso videro le loro opere distrutte. La Reichmusikkammer (il dipartimento di musica del Reich) dirigeva, controllava e censurava l’intera attività musicale. A finire sotto l’occhio censorio i generi popolari, il jazz, la musica d’avanguardia, tipologie di musica definite “musica degenerata”.
Nell’intervista per la trasmissione Sonoramente classici, in onda domenica 24 gennaio alle 9.30, Luisa Antoni ha sentito il protagonista del quarto CD della serie Musica & Regime, il violista Stefano Zanobini.
Zanobini ha frequentato, sin da bambino, la Scuola di Musica di Fiesole. A Fiesole ha studiato con Piero e Antonello Farulli, Danilo Rossi e Hatto Beyerle. Si è perfezionato poi in Germania con Nobuko Imai alla Musikhochschule di Detmold e Hanns Kohlhase alla Musikhochschule di Norimberga. Stefano Zanobini è Prima Viola dell'ORT Orchestra della Toscana, membro fondatore dell'ensemble barocco Alraune e preparatore di ÂME Amateur Music Ensemble presso la Scuola di Musica di Fiesole.
Nell’intervista Zanobini racconta dei suoi studi e delle sue collaborazioni professionali, ma ci fa anche scoprire una parte di storia istriana: ci parla di Marcel Tyberg, musicista austriaco che fu attivo sino al 1943 ad Abbazia e dopo il passaggio alla Risiera di San Sabba di Trieste morì ad Auschwitz. Di Tyberg si stanno riscoprendo i numerosi brani che sono stati affidati – prima della deportazione – all’amico fiumano Milan Mihič (Mihich), il cui figlio – che studiò armonia con Tyberg si trasferì a Buffalo.