Il mondo compositivo negli ultimi decenni ha diversificato le sue proposte, dando visibilità a compositori di diversa estrazione che presentano mondi sonori estremamente variegati. Il compositore, direttore d'orchestra e docente legnaghese Virginio Zoccatelli ha sviluppato negli ultimi decenni un suo personalissimo stile, decisamente votato ad un naturale eclettismo, che porta delle fortissime tracce della sua formazione, acquisita tra il Conservatorio e l'Università.
Partendo da posizioni personali postmoderne e decostruttiviste, i suoi lavori più recenti raggiungono un'inedita forma linguistica che pone al centro del lavoro poetico l’articolazione di frammenti di melodie inserite in un contesto più ampio di blocchi armonici e tecniche contrappuntistiche.
Questi sono - assieme al racconto del suo percorso di docente tra i Conservatori di Udine (dove è stato anche Direttore) e Trieste - i contenuti dell'intervista che pubblichiamo a Sonoramente Classici. Arricchiscono la puntata alcuni brani, tratti dal suo ultimo doppio album Muse e Myth.
In questo link la prima parte dell'intervista.
La puntata di Sonoramente Classici va in onda sulle frequenze di Radio Capodistria (che si può ascoltare in streaming) e che sarà poi disponibile sul sito di Radio Capodistria, su Apple podcasts e Google Podcasts.