Lo scorso mese i ministri avevano raggiunto un accordo politico sulla conclusione della terza verifica del programma di aiuti alla Grecia, ed era stato avviato il lavoro tecnico per valutare la sostenibilità del debito ellenico. Complessivamente Atene dovrebbe ottenere 6,7 miliardi di euro, 5,7 entro fine febbraio, il rimanente ad aprile. Un prestito tramite il meccanismo europeo di stabilita' per coprire le necessità di pagamento del servizio del debito, degli arretrati e il sostegno al rientro del paese al finanziamento sui mercati. L'attuazione delle misure economiche e di riforma in Grecia si sta avvicinando al 100%, manca ancora poco per completare il programma concordato, si rileva. In particolare c'è soddisfazione per il bilancio 2018 che prevede un obiettivo del rapporto deficit-PIL al 3,5 percento. Negli ultimi tre anni Atene ha superato gli obiettivi di bilancio concordati, ha continuato la lotta all'evasione fiscale e proseguito la riforma del mercato del lavoro.
Sul versante dell'economia si sottolineano le misure per aprire alla competitività, attirando gli investimenti stranieri. Al lavoro sull'alleggerimento del debito, sulla base della valutazione sulla sua sostenibilità nel tempo, partecipa anche il Fondo monetario internazionale. L'Eurogruppo discuterà inoltre del completamento dell'Unione bancaria e della riforma del fondo salva stati. Due le opzioni; trasformarlo in un vero Fondo monetario europeo oppure assegnargli solo dei compiti diversi. Due i candidati infine alla vicepresidenza della Bce: il ministro delle finanze spagnolo Luis De Guindos e il governatore della Banca d'Irlanda, Philip Lane. Favorito è lo spagnolo.