Al momento lo sforzo maggiore è quello di attrezzare adeguatamente il sistema sanitario per far fronte all'emergenza, spiegano le autorità.
Bojana Beovič a capo del gruppo di lavoro di esperti che supportano lo staff governativo anticrisi ha spiegato che circa la metà delle persone ricoverate in terapia intensiva guariscono, mentre le persone affette dalla forma lieve del coronavirus si riprendono in uno o al massimo due settimane. La forma grave viene solitamente curata dalle 4 e fino alle 6 settimane. Stiamo osservando negli ultimi giorni un calo nella crescita dei contagi, spiega la Beovič, la quale si augura che le persone rispettino le limitazioni imposte. L’età meda delle persone ricoverate è di 65 anni, mentre la clinica per le malattie infettiva accoglie solamente le persone che presentano un quadro clinico preoccupante, spiega Mateja Logar, della clinica in questione. La situazione è seria, sempre la Logar, di conseguenza dobbiamo seguire le raccomandazioni degli esperti. Bojana Beovič, ha poi spiegato, che in base all’esperienza cinese, i primi sintomi della malattia si presentano durante la prima settimana dal contagio, mentre nel 5 per cento dei casi possono presentarsi a due settimane dal contagio. Questi possono essere lievi simil-influenzali, nel 20 per cento dei casi si sviluppa una polmonite che nel cinque per cento dei casi richiede l’ausilio dei ventilatori-respiratori polmonari. Questi verranno acquistati dal preposto Ministero a livello Ue.
Per il momento viene consigliato, nelle forme levi della malattia, l’utilizzo del paracetamolo e dei farmaci antireumatici non steroidei. Sulla possibilità di fermare il processo produttivo su scala nazionale, invece la Beovič, ritiene che non tutto può essere limitata, e certe volte bisogna valutare quali sono i lati positivi che superano quelli negativi.
Il premier, Janez Janša fa intanto sapere via twitter che in seguito al colloquio con il Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è emerso che l’Ue intende chiudere i confini esterni eccetto quelli con la Svizzera, Gran Bretagna, Islanda e Norvegia.


Dionizij Botter

Foto: Reuters
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