8.396 contagi domenica in Slovenia, a fronte di 11.104 test molecolari, il 75,6 percento. Lo rende noto l'istituto nazionale di salute pubblica. Resta molto alto il rapporto positivi-tamponi, la tendenza degli ultimi giorni e settimane dimostra comunque che, nonostante la contagiosità della variante Omicron, non aumenta fortunatamente la pressione sugli ospedali, come successo invece con le precedenti varianti. 636 gli ospedalizzai, di questi 135 in terapia intensiva. 13 ieri i decessi per cause riconducibili al Covid. Sono oltre 118 mila i casi attivi nel paese. La situazione epidemiologica illustrata stamane da responsabili del Ministero della Salute e dell'istituto nazionale di salute pubblica. Franc Vindišar, segretario di stato al Ministero della Salute spiegando la differenza tra isolamento e quarantena, /nel primo caso riguarda persone malate o con sintomi della malattia, nel secondo, soggetti che hanno avuto un contatto ad alto rischio/, ha annunciato l'aumento delle capacità ospedaliere nei reparti Covid ordinari; qui negli ultimi giorni è infatti aumentato il numero dei pazienti, si è stabilizzato o è leggermente sceso invece il numero dei ricoverati in terapia intensiva. "Omicron ha colpito con tutta la sua potenza", così Vindišar, che ha ribadito l'importanza delle misure preventive e soprattutto della vaccinazione; ci sono anche a disposizione 5 farmaci per curare il Covid. Se ne consiglia l'utilizzo su indicazione del medico personale. Sul ruolo dei test fai da te, Vindišar ha detto che sostituiscono oggi il tradizionale termometro. Nuška Čakš Jager, viceresponsabile del centro per malattie infettive presso l'Istituto nazionale di Salute pubblica, ha presentato il quadro epidemiologico nel mondo, in Europa e in Slovenia. Contagi in aumento praticamente ovunque, prevale la variante Omicron. L'incidenza più alta sui 14 giorni viene registrata nel vecchio continente, con una media di 2.621 contagi ogni 100 mila abitanti, in Slovenia più del doppio. "È la quarta, quinta settimana che i contagi aumentano in tutta l'UE, con Omicron che ha preso decisamente il sopravvento". Per quanto riguarda la Slovenia crescita esponenziale dei contagi nella fascia 15-45 anni. Negli istituti scolastici l'aumento più sostenuto tra i 14-18 anni, di meno nella fascia inferiore. In vigore con oggi le nuove disposizioni relative alla quarantena e all'isolamento che da dieci giorni passano a sette, ma a determinate condizioni. Come detto, la quarantena viene disposta dopo un contatto ad alto rischio contagio e scade dopo sette giorni, se in questo lasso di tempo non insorgono i sintomi della malattia, in quel caso si va in isolamento; isolamento che viene determinato se sono emersi i sintomi della malattia o se il contagio è emerso dal test PCR. Per decretare la fine dell'isolamento, 24 ore prima la persona non deve ravvisare uno stato febbrile, non deve presentare altri problemi significativi, la guarigione deve essere confermata da un test rapido.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/Foto: EPA
Foto: MMC RTV SLO/Foto: EPA