“La Slovenia sarà a breve in grado di produrre il vaccino contro il covid19?” lo ha chiesto il deputato del Partito nazionale, Zmago Jelinčič chiedendo inoltre se la Slovenia sta negoziando con la Russia una possibile fornitura del vaccino Sputnik. "Non possiamo perdere tempoʺ ha spiegato Janša, è “fondamentale procedere rapidamente con la somministrazione dei vaccini che abbiamo a disposizione e sono registrati a livello comunitarioʺ ha spiegato il premier, precisando che l’agenzia slovena del farmaco potrebbe approvare qualsiasi vaccino in base al regolamento imposto, il che durerebbe circa tre mesi, “L’Ungheria ha deciso di modificare la legislazione nazionale prendendo in considerazione i test svolti negli altri paesi” ha spiegato Janša sottolineando però che le dosi dello Sputnik a disposizione sono limitate e il produttore ha gli stessi problemi riscontrati dai restanti produttori. La Lek e la Krka stanno collaborando per garantire il numero sufficiente di vaccini ma ciò “non basterà a fermare l’epidemia nella prima metà di quest’anno” ha detto inoltre il premier annunciando che entro la fine dell’anno in base alle previsioni della Commissione Europea verranno approvati 16 o più vaccini. Per quanto riguarda invece le pensioni Janša ha detto che queste verranno armonizzate nel prossimo biennio, “se la situazione economica lo permetterà, anche prima”, “la legge sull’assistenza di lunga durata sarà invece tra i banchi parlamentari in tempo per entrare in vigore il primo di gennaio del prossimo anno, si tratta di un progetto molto impegnativo” ha detto il premier. Per quanto riguarda invece il bilancio complessivo sul lavoro svolto dall’esecutivo, alla domanda del capogruppo dell’SMC, Janja Sluga, Janša ha risposto che l’esecutivo ha dedicato l80 per cento del tempo a disposizione alla lotta al coronavirus, nella seconda metà dell’anno la Slovenia sarà a capo della Presidenza Ue e infine in futuro bisognerà realizzare i punti programmatiche del contratto di coalizione, ha spiegato Janša.
Dionizij Botter