Gli odonimi storici di fine Ottocento scritti nelle uniche lingue presenti all'epoca in centro città, l'italiano e l'istroveneto, affisse dal Comune di Capodistria accanto a quelle ufficiali sono oggetto di contestazione da parte del Ministero della Cultura di Lubiana, che ne chiede la traduzione in sloveno. Per gli organi comunali e la Comunità Nazionale Italiana è un'interpretazione errata e fuorviante della legge. Politica, storici e linguisti sono alla ricerca di una soluzione.
Ne parliamo a Meridiani con Felice Žiža, deputato italiano al Parlamento sloveno, Mario Steffè, vicesindaco italiano di Capodistria, Roberta Vincoletto, presidente della CAN comunale di Capodistria, Alberto Scheriani, presidente della CAN Costiera e presidente della Commissione per la nazionalità italiana del Comune di Capodistria e Damian Fischer, presidente della Commissione per la toponomastica del Comune di Capodistria.