L’Adriatico è un mare di pietra, un luogo in cui le rocce calcaree e arenacee sono parte fondamentale del panorama che si offre allo sguardo di un viaggiatore.
Per secoli la pietra bianca d’Istria ha rappresentato l’eccellenza e il prestigio nella costruzione degli edifici, ma soprattutto dei monumenti: non è un caso che il mausoleo di Teodorico, re degli Ostrogoti, sia interamente composto di questo pregiato materiale che doveva imitare il palazzo di Diocleziano a Spalato. E a partire da questo dato, il viaggio di “Mosaico Adriatico” esplorerà diverse declinazioni del tema della pietra: la natura geologica del territorio Alto Adriatico che vede l’alternanza di bianchi calcari, come sul Carso, alle gialle marne- arenarie, una particolarità che si vede anche sottoterra; lo straordinario monumento al lavoro dell’uomo che rappresentano i muretti a secco, dichiarati patrimonio dell’Unesco nel 2018, con le variazioni che si abbracciano il Carso fino ad arrivare giù nel Quarnero sull’isola di Veglia con i mrgari, legati alla pastorizia e all’allevamento; ultimo ma non meno importante, uno dei simboli dell’Istria, l’Arena di Pola, anch’essa interamente costituita di pietra Bianca d’Istria.
Non mancherranno preziosi contributi d’archivio fotografico con una piccola chicca: la collezione privata di Carlo Finocchiaro, per molti anni presidente della Commissione Grotte E. Boegan di Trieste, che con la sua macchina fotografica e il mitico Tessar ha fotografato il carso dalla fine degli anni Quaranta fino a qualche decennio fa. Il tutto condito dalle immancabili parole che raccontano la bellezza della diversità di queste terre plurali e dai confini mobili.
Appuntamento giovedì alle ore 21.15 per MOSAICO ADRIATICO – Pietra, in replica venerdì alle ore 17.10 e martedì alle 22.45.