Per la prima volta si concretizza a livello planetario la possibilità di rinunciare al carbone e ai sussidi per i combustili fossili. È quanto contenuto nell'accordo sul clima raggiunto durante la COP26 a Glasgow ed è la prima volta che tutti i Paesi partecipanti si impegnano per questo obiettivo. I Paesi che non hanno presentato ancora i loro piani di riduzione dei gas serra secondo gli accordi di Parigi vengono esortati a farlo entro la fine del 2022. Greenpeace e altre organizzazioni non governative denunciano, però, la poca chiarezza del testo, che parla di "gradualità" senza specificare il termine ultimo per attuare l'obiettivo.
Altrettanto vago, secondo le principali associazioni ambientaliste, il riferimento all'innalzamento delle temperature entro fine secolo: "Contenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali", si legge nella bozza, "e perseguire gli sforzi per limitare l'aumento della temperatura a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali". Una formulazione che ormai sembra aver relegato gli 1,5 gradi a una speranza "da tenere in vita" come ha già detto il primo ministro britannico Boris Johnson, considerando ben più realistico il traguardo dei 2 gradi.
E nel nostro territorio cosa si sta facendo? A Meridiani analizzeremo i progetti, le intenzioni delle amministrazioni locali nel perseguire gli obiettivi globali e, perché no, a migliorare la qualità della nostra vita. Ospiti di Daniele Kovačić europrogettisti, dirigenti comunali del settore ed esperti di cambiamenti climatici.
L'appuntamento è per lunedì 15 novembre 2021, subito dopo il TG delle 21.