
Il Senato dell'Università del Litorale ha approvato la richiesta di accreditamento del nuovo corso di laurea in Medicina, il cui avvio è previsto per l'anno accademico 2027/2028. Come comunicato dall'Ateneo, la domanda è stata inviata al consiglio dell'Agenzia Nazionale per la Qualità nell'Istruzione Superiore (NAKVIS). Quest'ultima esaminerà la domanda e, entro un mese dalla ricezione della documentazione completa, il consiglio dell'agenzia nominerà un gruppo di esperti. Quest'ultimo, entro tre mesi dalla nomina, redigerà un rapporto sull'adeguatezza dei criteri richiesti per l'accreditamento del corso. Il programma sarà strutturato come un corso di laurea magistrale a ciclo unico presso la già esistente Facoltà di Scienze della Salute, avrà una durata di sei anni e un totale di 360 crediti formativi. Per ospitare il nuovo corso di Medicina, l'Università del Litorale prevede la costruzione di un nuovo edificio nelle immediate vicinanze dell'ospedale Generale di Isola. Il progetto prevede una struttura a più piani, con una superficie utile complessiva di 6.000 metri quadrati. Durante la fase di progettazione del programma, l'Università del Litorale ha avviato colloqui con diversi fornitori di servizi sanitari, siglando lettere d'intenti per garantirne il supporto e la collaborazione nello sviluppo e nell'attuazione del corso. Come dichiarato dalla rettrice dell'Università, Klavdija Kutnar, numerose istituzioni sanitarie regionali hanno già manifestato l'intenzione di ottenere lo status di sede didattica per il nuovo programma. Lo scorso maggio, durante la firma della dichiarazione di intenti per l'istituzione del corso, la Ministra della Salute, Valentina Prevolnik Rupel, ha annunciato che il corso accoglierà inizialmente 100 studenti. Tuttavia, come confermato dall'Università del Litorale, nel primo anno saranno disponibili tra 20 e 30 posti. L'Università ha inoltre precisato che il numero di posti aumenterà progressivamente fino a raggiungere il target di 100, con un adeguamento parallelo delle risorse umane, delle infrastrutture, degli spazi dedicati e delle attività di ricerca.
Corrado Cimador