L'allarme sulle prenotazioni sottotono viene lanciato dal presidente dell'Associazione delle agenzie di viaggio della Croazia Boris Žgomba che fa riferimento alle sconfortanti notizie e informazioni arrivate dai numerosi partner nazionali e stranieri. "Già nella stagione di punta del 2018'' spiega "erano emerse le prime avvisaglie di una tendenza al ribasso dopo 3 anni consecutivi di aumento degli indici''. Tra le cause del fenomeno viene indicata la ripresa delle quotazioni dei paesi dell'Africa settentrionale che tornano a essere molto competitivi dopo due - tre anni di crisi causa l'instabilità interna, in primo luogo politica. Da segnalare inoltre le nuove strategie della Turchia, Grecia ed Egitto che stanno guadagnando posizioni sul mercato delle vacanze con un'offerta più ricca, tariffe molto concorrenziali e grandi investimenti nel marketing e nella promozione. Cosa fare per arrestare il trend? Secondo Žgomba è troppo presto per tirare conclusioni in quanto deve ancora arrivare il periodo del booking più intenso. ''Sono convinto'' dice ''che quest'anno aumenteranno di molto i turisti last minute per cui dovremo batterci per ogni singolo villeggiante. Ma non solo, sarà necessario pure aumentare la promozione a livello nazionale". Dal canto suo il ministro Gari Cappelli non sembra esser troppo preoccupato delle prenotazioni a rilento e per quanto riguarda i villeggianti tedeschi tradizionalmente al primo posto, si dice fiducioso che ne arriveranno sui 3 milioni, ricalcando le cifre del 2018. Ha rilasciato tale dichiarazione alla televisione pubblica alla vigilia della Borsa internazionale del turismo di Berlino che aprirà i battenti il 6 marzo per concludersi il 10 del mese. ''Ci sono segnali di nervosismo per il calo delle prenotazioni'' dice ''però dobbiamo portare pazienza, imporci sul mercato con la qualità dell'offerta e senza abbassare le tariffe".
Valmer Cusma

Foto: Radio Capodistria
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