L'opera di Claudio Magris, un maestro della letteratura mitteleuropea, più volte vicino al Nobel, ha conosciuto anche in ambito sloveno una notevole fortuna editoriale. Dal celebre esordio, "Il mito absburgico nella letteratura austriaca moderna", che lo scrittore e germanista triestino pubblicò appena ventiquattrenne nel 1963, al suo capolavoro, "Danubio", libro di enorme successo in tutto il mondo, tradotto in quasi una ventina di lingue, ai racconti-saggi di "Microcosmi" o al romanzo "Alla cieca", non sono pochi i titoli di Magris in catalogo in Slovenia. Cui ora si aggiunge "Non luogo a procedere", pubblicato (con il titolo Brazgotine) dalla storica casa editrice Slovenska matica nella traduzione di Veronika Brecelj. Romanzo violento, tenero e appassionato, in cui lo scrittore si confronta con l'ossessione della guerra di ogni tempo e paese, e fa emergere per contrasto la fragilità della vita umana, quando uscì in Italia nel 2015 da Garzanti "Non luogo a procedere" ebbe un'accoglienza entusiastica di pubblico e di critica e ottenne diversi riconoscimenti.
Sarà lo stesso Claudio Magris, che in Slovenia ha vinto nel 2009 il Premio letterario internazionale Vilenica, a mettere a fuoco il libro domani pomeriggio in un incontro organizzato dalla Slovenska matica in occasione della più recente traduzione in sloveno delle sue opere e degli 80 anni dello scrittore, festeggiati ad aprile.
Ad ascoltare le parole di Magris, nella sede di piazza del Congresso, a Lubiana, sono annunciati anche l'ambasciatore d'Italia Paolo Trichilo e il ministro sloveno della Cultura Zoran
Poznič. L'Istituto italiano di cultura, che ha dato il suo supporto all'iniziativa, sarà rappresentato dal direttore Stefano Cerrato.

Ornella Rossetto

Foto RTVSLO
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