Foto: AP
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L’ultima apparizione pubblica di Bernardo Bertolucci risale al mese di giugno di quest’anno durante una festa di gala all’American Academy di Roma. Si sapeva della sua grave malattia. Nasce nel 1940 a Parma in una famiglia di intellettuali e artisti. Figlio del poeta Attilio Bertolucci aveva frequentazioni con tutti i principali interlocutori della cultura italiana del Novecento, da Pier Paolo Pasolini, passando per Alberto Moravia, vicino a Elsa Morante, a Cesare Garboli, a Enzo Siciliano, a Dacia Maraini. La sua straordinaria carriera cinematografica inizia nei primi anni Sessanta sul set di Accattone, come assistente di Pier Paolo Pasolini, si afferma quindi con un film per la televisione Strategia del ragno, tratto da un racconto di Borges, considerato da molti critici la sua opera migliore. La fama internazionale arriva con il film di rottura Ultimo tango a Parigi, un film che fece scalpore per le scene di sesso dei due protagonisti: il veterano Marlon Brando e la debuttante Maria Schneider. Seguono pellicole di grande spettacolarità e dimensioni epiche: Novecento. L’ultimo imperatore e Il piccolo Buddha, che lo consacrano regista di fama mondiale per la sua capacità di coniugare il cinema d'autore europeo con la grande produzione americana. Della sua filmografia ricorderemo ancora le pellicole La luna, La tragedia di un uomo ridicolo e Il tè nel deserto. Nel 2012 gira il suo ultimo film: la trasposizione cinematografica del romanzo Io e te di Nicolò Ammaniti. Nel 1988 ottiene il doppio premio Oscar come miglior regista e migliore sceneggiatura non originale per il film L’ultimo imperatore. Tra i riconoscimenti da ricordare il Leone d’oro alla carriera nel 2007 della Mostra del cinema di Venezia e la Palma d’oro onoraria nel 2011 al Festival di Cannes.