La notizia della scomparsa del padre del varietà all'italiana e artefice del successo di tanti grandi personaggi dello spettacolo, ha fatto subito il giro del web e dei radio telegiornali, seguita subito dopo da centinaia di messaggi di cordoglio che hanno invaso la rete, personaggi dello spettacolo ma anche tanta gente comune. Innumerevoli gli spezzoni dei suoi storici varietà del sabato sera proposti dalle TV: Studio Uno e Canzonissima i più famosi, e i volti dei loro protagonisti, da Mina a Walter Chiari, da Paolo Panelli a Bice Valori, da Franca Valeri alle gemelle Kessler e a Lelio Lutazzi. Spettacoli in cui Falqui ha riposto tutto il suo raffinato gusto scenico e la grande abilità professionale. Pochi giorni fa aveva compiuto 94 anni. Antonello Falqui aveva frequentato il Centro sperimentale di cinematografia di Roma e già ad inizio carriera si è dedicato esclusivamente alla regia televisiva realizzando spettacoli di intrattenimento che hanno la storia del varietà italiano, alcune delle pagine più belle del servizio pubblico fornito in Italia dalla RAI. I suoi programmi più famosi come Studio Uno, Canzonissima, il Musichiere o Milleluci oltre ad aver segnato un'epoca, quella della tv in bianco e nero, costituiscono ancora oggi esempi di scuola a cui attingere a piene mani. Se ne è andato con leggerezza e ironia, come aveva vissuto, insegnando a vivere a intere generazioni di italiani.
Miro Dellore