Foto: Reuters
Foto: Reuters

Tempi più lunghi rispetto alle previsioni iniziali per l'approvazione del quadro legislativo necessario per l'introduzione o meglio la reintroduzione del servizio militare obbligatorio in Croazia sospeso nel 2008. Gli emendamenti alla Legge sulla difesa verranno sottoposti alla consultazione pubblica in giugno per venir quindi approvati in Parlamento in ottobre. Poi le prime reclute inizieranno l'addestramento nelle caserme di Knin, Slunj e Požega alla fine dell'anno o al più tardi agli inizi del 2026. Un tanto è stato concordato all'incontro tra il premier, Andrej Plenković, i ministri della Difesa e degli Interni nonché con i rappresentanti delle Forze armate. Reso noto che le reclute percepiranno l’indennità mensile di 1100 euro mentre il tempo trascorso in caserma verrà riconosciuto come anzianità di lavoro. Si calcola che verranno arruolati da 4.000 a 5.000 giovani all'anno. Per gli obiettori di coscienza sono previste due alternative ancora in fase di perfezionamento. La prima prevede l'abilitazione nella protezione civile della durata di tre mesi, per far fronte alle emergenze in caso di calamità naturali. In questo caso il compenso sarà di 250 euro al mese. L'altra alternativa prevede il servizio di quattro mesi nelle amministrazioni locali con mansioni di pubblica utilità come cura delle aree verdi e manutenzione di vario tipo.