A Fiume si torna a parlare di Osvaldo Ramous, già al centro, a partire dal centenario della nascita - che ricorreva nel 2005 - di svariate iniziative che hanno riportato attenzione sulla complessa e interessante figura di poeta, narratore, drammaturgo e promotore di cultura quale Ramous è stato; un autore e un intellettuale che con la sua opera rappresenta la continuità storica della letteratura italiana a Fiume e nell'Istria, avendo iniziato a pubblicare già prima del 1945 e poi collocandosi nel novero degli italiani 'rimasti'.
"Quei 'tempi senza misura' di Osvaldo Ramous" è il convegno che si svolge oggi nella sala del consiglio municipale di Fiume, organizzato dal dipartimento di Italianistica dell'Università, in collaborazione con l'Associazione fiumani italiani nel mondo (AFIM) e la Comunità degli italiani di Fiume. Scopo dell'incontro, aprire a un modo nuovo di osservare la produzione letteraria dello scrittore, affrontandone aspetti ancora poco indagati e allargando la prospettiva al Ramous inedito. Il convegno, che vede la presenza di relatori di varia provenienza (Italia, Croazia, Ungheria), rientra nell'ambito di un progetto di traduzione in lingua croata di importanti scrittori fiumani del Novecento ed è accompagnato dalla presentazione di un cofanetto bilingue con la raccolta di racconti "I figli della cometa e prose sparse di Osvaldo Ramous", a cura di Gianna Mazzieri-Sanković, studiosa dell'autore e docente all'Università di Fiume. "Ho deciso personalmente di adottare il titolo 'I figli della cometa', che lo stesso Ramous dà nei suoi diari a una selezione di venti racconti", spiega la professoressa Mazzieri. "A questi ne ho aggiunti un'altra ventina, vuoi inediti oppure editi fra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta su varie riviste, e quindi di difficile recupero: appunto le 'prose sparse' che in questa occasione vengono proposte, nella versione croata per la traduzione di Damir Grubiša".
Nel pomeriggio, ma a Palazzo Modello, sede della Comunità degli italiani di Fiume, la giornata di studi prosegue con la presentazione degli "Atti" del convegno dedicato nel 2021 a Enrico Morovich e la proiezione del film di Rosanna Turcinovich Giuricin "Osvaldo Ramous poeta solitario".
Ornella Rossetto