Cento parole, cento eventi, per raccontare i cento anni di sapere dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, fondato nel 1925 per realizzare, aggiornare e diffondere la famosa enciclopedia. Il primo volume vide la luce nel 1929, e ad esso ne seguirono altri 35, uno ogni tre mesi. L'opera fu completata nel 1937 con la pubblicazione degli indici: comprendeva in quella prima edizione 60 mila voci principali e 240 mila secondarie, che abbracciavano tutto lo scibile umano, ed erano il frutto del contributo di migliaia di collaboratori, tra i principali esponenti della cultura italiana e non solo.
Suddivise per decenni, le parole, consultabili da qualche giorno sul portale treccani.it, comprendono, ovviamente, enciclopedia (la primissima, scelta come punto di partenza), ma anche crisi (quella del 1929), nazismo (parola simbolo del 1934) e antifascismo (1937), e poi ancora televisione (1954), luna (1969), fino alle più recenti Genoma, Brexit, pandemia, femminicidio, per concludere con intelligenza artificiale e Treccani (2025).
Tuttavia non si esauriscono nel lessico del centenario le celebrazioni del compleanno dell'Istituto, nato grazie all'iniziativa dell'imprenditore Giovanni Treccani e del filosofo - e ministro della Pubblica istruzione nel primo governo Mussolini - Giovanni Gentile, e da allora impegnato nella diffusione della cultura e della conoscenza, sia attraverso la carta, sia attraverso i nuovi canali digitali. A tutt'oggi un punto di riferimento della cultura italiana, sinonimo di approfondimento e di rigore critico, in breve di "indispensabile filtro e validazione nell'epoca del caos informativo e della diffusione incontrollata delle notizie", per citare il direttore generale Massimo Bray.
È stato lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella a inaugurare nella sede dell'Istituto la tappa romana della mostra itinerante che ripercorre il secolo dell'Enciclopedia Italiana, "Palazzo Treccani. Il museo immaginario del sapere", un viaggio alla scoperta della Treccani e del suo straordinario patrimonio attraverso testi, immagini, video, oggetti che interagiscono con i visitatori, narrando il presente e immaginando, per quanto possibile, il futuro. Una rassegna che sarà presentata in altre città in Italia e all'estero.
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