Un progetto Interreg per scandagliare e far conoscere la grande figura di Giuseppe Tartini, che nell'età dell'Illuminismo non fu solo un acclamato violinista e un prolifico compositore, ma anche un fecondo teorico e un innovatore della didattica di livello europeo. In tre anni di attività, con il Comune di Pirano come capofila, unendo l'Istria a Padova, a Lubiana, con Trieste a fare da ponte e con il coinvolgimento dell'Ince, il progetto tARTini ha prodotto risultati importanti. Iniziative destinate a durare nel tempo, come il nuovo allestimento museale della casa natale piranese, storica sede della Comunità degli italiani anch'essa partner del progetto. O come discovertartini.eu, un sito plurilingue curato dal Conservatorio Tartini di Trieste che dà accessibilità globale all'opera tartiniana: migliaia di pagine di documenti e spartiti, registrazioni musicali, il catalogo tematico digitale completo delle sue composizioni, un'area dedicata a bambini e ragazzi. Mentre sono tre i percorsi di turismo culturale sviluppati tra Italia e Slovenia che guideranno i visitatori alla scoperta dei luoghi di Tartini. Ancora, la pubblicazione delle lettere, molte delle quali erano finora inedite, getta nuova luce sulla poliedricità del suo genio e sulla vita musicale del Settecento di cui il Maestro delle Nazioni, come Tartini fu chiamato per la fama raggiunta dalla scuola di violino padovana, fu uno dei protagonisti. Infine, dal 26 febbraio, duecentocinquentenario della morte, avvenuta a Padova nel 1770, il Conservatorio di Trieste ospiterà uno spazio espositivo permanente con preziosi cimeli dell'artista.
Il progetto Interreg giunge alla scadenza, ma "l'impegno dei sei partner è pieno a continuare per dar seguito e sviluppare ulteriormente il lavoro fatto", afferma Ugo Poli, project manager dell'Iniziativa Centro Europea. Non solo. "Il sindaco di Pirano già nei mesi scorsi ha scritto al sindaco di Padova proponendogli una collaborazione rivolta poi ad aggregare intorno all'asse Pirano - Padova una più vasta rete di città tartiniane, dove Giuseppe abbia trascorso parte della sua vita e lavorato, e dove siano stati presenti i suoi allievi".
Ornella Rossetto