16 studenti nel 1974, al primo anno di attivazione, come sede distaccata della facoltà di Pedagogia dell'Università di Lubiana; 390 nel 2003, il primo sotto il tetto dell'allora neostituito terzo ateneo sloveno; e 1690 oggi. È la traiettoria del percorso compiuto nell'arco di cinquant'anni da Studi educativi, la più affollata in assoluto delle facoltà dell'Università del Litorale. Naturalmente si è molto ampliata nel tempo anche l'offerta formativa, che conta attualmente una molteplicità di corsi di laurea, erogati da cinque dipartimenti.
Facile, quindi, intuire la traccia profonda che l'istituto capodistriano ha lasciato in questi decenni nel tessuto del territorio, formando schiere di insegnanti. E il dato da sottolineare è che questa formazione ha seguito e continua a seguire un modello specifico, nel rispetto delle peculiarità dell'area bilingue, e dunque (anche) con corsi finalizzati all'abilitazione all'insegnamento precoce dell'italiano come seconda lingua, e altri rivolti ai futuri docenti delle scuole della comunità nazionale italiana. La notizia molto positiva, anzi, è che a partire da quest'anno accademico i corsi pensati per le necessità della scuola d'infanzia e primaria italiana sono impartiti interamente in italiano, come ci conferma la coordinatrice, e docente a Studi educativi, professoressa Suzana Todorović. E se i numeri, in questo caso, non possono che essere piccoli, in generale l'andamento delle iscrizioni a Capodistria mostra che il lavoro dell'insegnante non conosce "crisi di vocazioni", continuando ad attirare molti giovani. Piuttosto il fenomeno che preoccupa - e che i vertici della facoltà in questi giorni hanno messo in rilievo - è l'abbandono di tanti docenti dal servizio. Il motivo? Meno gli stipendi troppo bassi e più l'eccessiva ingerenza dei genitori, ulteriore segnale della svalutazione della figura degli insegnanti.
Una cerimonia per ricordare i cinquant'anni di Studi educativi si terrà stasera al Teatro comunale. Domani invece nella sede della facoltà una giornata di studi sarà dedicata al futuro dell'educazione.