Premia lo scrittore serbo Dragan Velikić la 34.esima edizione di Vilenica, uno dei massimi eventi culturali della Slovenia, che rinnova l'appuntamento dal 10 al 15 settembre
fra il Carso e Lubiana, sconfinando con i suoi eventi anche a Trieste. Velikić, belgradese classe 1953, cresciuto a Pola, già ambasciatore di Serbia in Austria, è figura assai autorevole della letteratura di questa parte d'Europa, vincitore dei più importanti premi letterari balcanici, riconosciuto e apprezzato anche all'estero. In traduzione italiana è da poco uscito "Bonavia", romanzo che trae ispirazione dall'omonimo, storico albergo di Fiume per raccontare la dissoluzione di un Paese - la Jugoslavia - con le sue ombre e speranze. Velikić ritirerà il riconoscimento il 14 settembre nel corso di una cerimonia nella cavità naturale vicino a Lipizza che dà il nome al premio dell'Associazione degli scrittori sloveni. Il primo a riceverlo fu nel 1986 Fulvio Tomizza, e l'Italia quest'anno torna protagonista del festival come Paese ospite. Lo fa anche attraverso la pubblicazione di un'antologia della poesia italiana contemporanea ("Un filo di seta", a cura di Franco Buffoni e con la collaborazione di Veronika Simoniti) che esce con il contributo dell'Istituto italiano di cultura di Lubiana. Un volume che raccoglie voci di chiara fama e di grande seguito come Milo De Angelis, Maurizio Cucchi, Valerio Magrelli e numerosi altri.
"L'Istituto italiano di cultura - commenta il direttore Stefano Cerrato - è molto felice dell'attenzione particolare prestata dal Festival Vilenica 2019 alla poesia contemporanea italiana. L'Italia è
Paese ospite d'onore, o "in focus" come dicono gli organizzatori, e per l'occasione è stata pubblicata ed è già disponibile da oggi un'antologia curata dal noto poeta e studioso Franco Buffoni. Sono antologizzati testi di venti autori, alcuni dei quali saranno anche ospiti della rassegna e parteciperanno ai vari eventi, a Lubiana e in un caso anche a Capodistria".
Ornella Rossetto