"In occasione della Giornata europea e mondiale contro la pena di morte, l'Unione europea e il Consiglio d'Europa ribadiscono la loro ferma opposizione alla pena capitale sempre e in qualsiasi circostanza. La pena di morte è una punizione crudele, inumana e degradante in violazione del diritto alla vita. La sua abolizione è fondamentale per garantire il rispetto della dignità umana".
Queste le parole espresse da questi due soggetti politici in occasione di questa ricorrenza che quest'anno è stata dedicata alle donne, che nonostante rappresentino una piccola percentuale delle condanne a morte a livello mondiale, subiscono anche in questo ambito discriminazioni a tutti i livelli In alcuni paesi le donne sono condannate in numero maggiore rispetto agli uomini per reati legati alla moralità sessuale, come l'adulterio. Inoltre, le circostanze attenuanti connesse alle violenze e agli abusi basati sul genere sono raramente prese in considerazione durante il procedimento penale.
L'abolizione della pena di morte è prima di tutto una questione di volontà politica, viene ricordato e per fortuna ogni anno si registrano nuove tappe verso la sua abolizione a livello mondiale, con nuovi paesi che si aggiungono alla lista di quelli dove questa pena è stata già abolita.
Porre fine al commercio di merci utilizzate per la pena capitale è particolarmente importante per eliminare la pena di morte. Rispecchiando il regolamento dell'UE contro la tortura, quest'anno il Consiglio d'Europa ha adottato una raccomandazione che mira a porre fine al commercio di questo tipo di prodotti.
Barbara Costamagna