"Resto dell'idea che una Brexit con un buon accordo sia la scelta migliore nell'interesse nazionale britannico". Lo ha affermato il primo ministro, Theresa May, durante l'incontro con il capo dello Stato americano, Donald Trump. May ha poi definito le relazioni con gli Stati Uniti speciali e durature. I due leader hanno discusso riguardo questioni internazionali, ma pure sull'uscita del Regno Unito dall'Ue, sui cambiamenti climatici e sul commercio. In primo piano anche l’Iran ed il caso Huawei. Trump ha garantito che Londra e Washington riusciranno a stipulare un accordo sull'accesso del colosso cinese al mercato britannico.
Il capo della Casa Bianca ha affermato che - dopo la Brexit - gli States sono pronti a chiudere "un accordo commerciale molto sostanziale" con il Regno Unito.
L'ex capodicastero degli Esteri, Boris Johnson, ha intanto rifiutato l'invito del presidente Usa di un incontro faccia a faccia per "impegni elettorali". Trump e Johnson hanno comunque avuto una conversazione telefonica definita "amichevole e produttiva".
È stato però il capo della Casa Bianca a rifiutare il colloquio chiesto dal leader del Labour, Jeremy Corbyn, definendolo "una forza negativa".
Intanto nel centro di Londra migliaia di manifestanti si sono riuniti per protestare contro il presidente Usa e le sue politiche. Con slogan e striscioni hanno preso di mira Trump sui cambiamenti climatici, sull'immigrazione e sul timore di accordi commerciali post Brexit. Presenti anche personalità di spicco del Labour, dei Liberal-democratici e dei Verdi.
Critico anche il sindaco londinese, Sadiq Khan, che ha bollato il capo dello Stato Usa come "Poster boy", il modello dell'estrema destra mondiale. "In giro per il mondo ci sono molti leader le cui visioni trovo ripugnanti, in Ungheria, in Italia, in Francia, qui nel Regno Unito, e il Poster boy a cui guardano è Donald Trump", ha precisato Khan.


E. P.

Foto: Reuters
Foto: Reuters