La commemorazione, organizzata dal Consiglio centrale dei Sinti e dei Rom della Germania insieme all'associazione dei Rom della Polonia e in collaborazione con il museo di Stato di Auschwitz-Birkenau, riunisce oltre 1500 Rom provenienti da tutta Europa. Viene reso omaggio, ricorda la Commissione europea, alla memoria dei 500.000 Rom e Sinti che hanno perso la vita durante il nazismo. Quest'anno in particolare - nel messaggio il vicepresidente dell'esecutivo comunitario Frans Timmermans e la commissaria alla giustizia Vera Jourova - commemoriamo con profonda tristezza il 75esimo anniversario dell'assasinio degli ultimi Rom che sono stati così ingiustamente e brutalmente imprigionati nel "campo degli zingari" ad Auschwitz, persone che sono state uccise per il solo fatto di essere chi erano. In un giorno solo, il 2 agosto 1944, oltre 3 mila persone, in maggiornaza donne e bambini, furono sterminate nelle camere a gas. Si stima che furono dai 19mila ai 23mila i Rom e Sinti deportati e sterminati nel campo di concentramento di Auschwitz.
Nelle società europee moderne e nel dibattito politico non c'è spazio per la disumanizzazione dei Rom o di altre minoranze, è stato rilevato dai responsabili della Commissione, le atrocità perpetrate in passato ci ricordano che l'uguaglianza e la non discriminazione sono valori che non possono essere dati per scontati: la loro difesa ci impone di essere sempre vigili e pronti ad opporci a coloro che li attaccano. Il ricordo degli orrori del passato deve spronare tutti a battersi per i valori in cui crediamo, a considerare tutti i nostri concittadini per quello che sono, individui, e a chiederci come ci sentiremmo al posto loro. L'impegno degli stati membri e delle comunità locali deve essere volto alla lotta contro ogni forma di razzismo e di discriminazione etnica, in Europa e nel mondo.
Anche in Slovenia è stato ricordato l'importante anniversario con due momenti; il primo alla Sinagoga di Maribor dove è intervenuto l'ombudsman Peter Svetina che ha sottolineato come la lotta alla persecuzione delle persone deve essere uno degli obiettivi della nostra società che può ancora infondere speranza per il futuro. In Slovenia ci vantiamo di essere tolleranti e quanto ci arricchisce la multiculturalità, ma la realtà, ha rilevato Svetina, dice il contrario. Si può diffondere odio e intolleranza anche solo con la parola. Il secondo evento a Murska Sobota organizzato un simposio sul genocidio dei rom nella seconda giuerra mondiale. (ld),