Si apre questa sera a Londra, con un ricevimento offerto dalla Regina Elisabetta a Buckingham Palace, il vertice per i 70 anni dell'Alleanza atlantica, che continuerà domani a Watford.
Intanto centinaia di manifestanti si sono riuniti nel centro di Londra per protestare soprattutto contro il presidente statunitense, Donald Trump, ma anche contro la stessa Nato. Tra i dimostranti numerosi impiegati del settore Sanità, preoccupati che il capo dello Stato americano, dopo la Brexit, possa contribuire alla privatizzazione del sistema sanitario pubblico della Gran Bretagna. Questione subito negata dallo stesso Trump. Il capo della Casa Bianca ha precisato di non avere intenzione di interferire nella campagna elettorale in attesa delle elezioni anticipate in Gran Bretagna, previste per il prossimo 12 dicembre. Ciononostante, ha espresso sostegno al premier Boris Johnson, che - secondo le sue parole - "farà un buon lavoro".
Trump ha però criticato l'omologo francese, Emmanuel Macron, che ha parlato di "morte cerebrale" della Nato. Il leader dell'Eliseo è stato "molto offensivo" e le sue parole "molto malevole" nei confronti dei 28 Paesi alleati, ha detto Trump. Macron però resta fermo sui suoi commenti a proposito dell'Alleanza.
Secondo il primo ministro britannico, invece, la Nato "è in buona salute" ed è un simbolo di "fantastico successo". Prima dell'inizio del vertice, Johnson ha voluto mandare un "messaggio a tutti i leader" giunti nel Regno Unito: "Siamo una grande alleanza che ha avuto un fantastico successo per 70 anni e ha portato pace e prosperità", ha detto il premier, precisando che "ciò che conta è affrontare le minacce" uniti.
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha intanto affermato che Mosca è pronta a cooperare con la Nato anche se considera la sua espansione "vicino ai confini russi una delle potenziali minacce. Abbiamo espresso disponibilità a contrastare assieme le vere minacce - ha ricordato Putin - inclusi il terrorismo, i conflitti locali e il pericolo della proliferazione delle armi di distruzione di massa".
E. P.