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Nel suo intervento alla Conferenza di Monaco, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha sottolineato l'impegno dell'Unione a sostegno di Kiev fino al raggiungimento di una "pace giusta e duratura" e ha annunciato l'intenzione di accelerare il processo di adesione dell'Ucraina all'UE. Il discorso della leader europea arriva dopo l'annuncio di un'intesa preliminare tra Stati Uniti e Russia per l'avvio di colloqui di pace. Tuttavia, von der Leyen ha insistito sulla necessità che l'Europa partecipi attivamente ai negoziati, una posizione condivisa da diversi leader europei e dall'Alto rappresentante per la politica estera dell'UE, Kaja Kallas. Ha inoltre esortato gli Stati membri a incrementare la spesa per la difesa, evidenziando la necessità di maggiori investimenti per garantire la sicurezza del continente.
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dal canto suo, ha ribadito che l'Ucraina avvierà i negoziati solo quando Stati Uniti, UE e Kiev avranno concordato una strategia comune per porre fine alla guerra. Ha inoltre avvertito che, senza adeguate garanzie di sicurezza, nei prossimi anni la Russia potrebbe rappresentare una minaccia per i Paesi NATO, come la Polonia e gli Stati Baltici. Intanto, il dibattito sulle future strategie di sicurezza dell'Europa si intensifica. Secondo il quotidiano tedesco Die Welt, l'UE potrebbe dispiegare fino a 25 mila soldati in un'eventuale missione di peacekeeping in Ucraina, un numero significativamente inferiore ai 120 mila ritenuti necessari dagli analisti della NATO. Nel corso della conferenza, il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha ribadito l'importanza per l'Europa di rafforzare autonomamente le proprie capacità di difesa, sottolineando che Washington è sempre più concentrata su altre aree di instabilità globale. Tuttavia, ha assicurato che gli Stati Uniti continueranno a lavorare per una soluzione diplomatica del conflitto, auspicando un "accordo ragionevole" con Mosca.
M.N.