A Helsinki la riunione dei Ministri dell’Interno dell'Unione Europea. Stasera cena informale, per discutere della situazione nel Mediterraneo, con le correnti migratorie e l'emergenza determinata dalle navi con migranti che non trovano porti europei disponibili all'attracco per lo sbarco. Si è alla ricerca di un meccanismo umanitario immediato per la ripartizione dei profughi salvati nel Mediterraneo, come annunciato nei giorni scorsi dal ministro tedesco agli affari europei, Michael Roth, secondo il quale si è parlato di soluzioni più ampie per molti mesi ma senza progressi sostanziali, mentre paesi come Italia e Malta hanno urgenza di sapere che non saranno lasciati soli. L'Alto rappresentante per la politica estera dell'UE, Federica Mogherini, ha auspicato che a Helsinki i Ministri dell'Interno riescano a fare progressi proprio sul tema degli sbarchi; ciò potrebbe permettere il ripristino a pieno regime dell'operazione Sophia, per smantellare il traffico di migranti e della tratta di esseri umani nel Mediterraneo. Il mandato dell'operazione scade a settembre, ma già da tempo è di fatto bloccata dopo la sospensione, per motivi operativi, dello spiegamento delle forze navali. Domani incontro tra i Ministri dell'Interno di Slovenia e Italia, Boštjan Poklukar e Matteo Salvini. Al centro del colloquio si troverà il problema del controllo dei confini per fronteggiare i passaggi clandestini. Dal primo luglio, com’è noto, sono all'opera pattuglie miste italo-slovene. Un sistema che sarà in vigore per tre mesi. Salvini ha più volte menzionato la possibilità di erigere barriere lungo la frontiera tra Italia e Slovenia, per bloccare gli ingressi di clandestini. Il Ministro dell'Interno sloveno, riferendo lunedì in sede di commissione parlamentare, ha affermato che il lavoro delle pattuglie miste sta dando risultati positivi. Il capo diplomazia Miro Cerar, dal canto suo, ha respinto con decisione alcune affermazioni secondo cui le pattuglie miste sarebbero un errore e dannose per la Slovenia. Ha avvertito che sono necessarie per evitare che alla frontiera con l'Italia si arrivi a controlli simili a quelli introdotti dall'Austria.
Delio Dessardo