La commissaria europea all'energia Kadri Simson e il ministro dell'industria della Repubblica Ceca Jozef Sìkela
La commissaria europea all'energia Kadri Simson e il ministro dell'industria della Repubblica Ceca Jozef Sìkela

Ridurre i consumi di gas del 15 per cento durante il prossimo inverno. È l’obiettivo discusso e approvato dai ministri dell’energia dell’Unione europea, riuniti a Bruxelles per un confronto sulla crisi energetica scatenata dall’attacco della Russia all’Ucraina e dalla necessità di far fronte alla riduzione delle forniture di gas russo.
La presidenza di turno, la Repubblica Ceca, ha confermato che “i ministri dell'Energia europei riuniti a Bruxelles hanno dato il via libera alla proposta per ridurre volontariamente il loro consumo di gas nei prossimi mesi”. Un risultato raggiunto nonostante le preoccupazioni espresse da molti Paesi, come Italia, Grecia e Spagna, anche se l’unico paese a votare contro l’accordo è stata l’Ungheria.
Il piano prevede la riduzione obbligatoria del 15 per cento dei consumi di gas, con l’esclusione di alcuni stati considerati particolarmente vulnerabili.

Grazie all'accordo, l’Europa è pronta ad affrontare la questione della sicurezza energetica su scala europea, come Unione.

Ursula Von der Leyen

La presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, ha sottolineato come, grazie all'accordo, l’Europa sia pronta “ad affrontare la questione della sicurezza energetica su scala europea, come Unione". Le nuove regole, ha affermato il viceministro dell'economia tedesco Sven Giegold, sono "un passo senza precedenti nella solidarietà europea". “Gli stati membri che non importano gas russo – ha aggiunto - stanno mostrando sostegno e si sono impegnati a ridurre i consumi. Questo non è mai successo prima".
Sul piano approvato non mancano però le riserve, in particolare su due aspetti: gli strumenti per far rispettare l’accordo, lasciato in sostanza alla buona volontà da parte dei singoli Stati, e la gestione da parte dell’Europa dei cambiamenti della situazione, visto che le ultime settimane hanno fatto capire come Mosca voglia utilizzare il flusso di gas come arma per indebolire l’Europa e i paesi che ne hanno più bisogno, come Germania e Italia.

Alessandro Martegani