L'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha affermato che tra i Paesi membri c'è un grande sostegno alla proposta che prevede l'utilizzo dei proventi della gestione del patrimonio russo a sostegno dell'Ucraina. Questo comprende, tra l'altro, l'aumento dei fondi allo strumento europeo di pace, da cui viene cofinanziata la fornitura di armi all'Ucraina, e per sostenere lo sviluppo dell'industria della difesa ucraina. "Non posso dire che qualcuno si sia opposto", ha affermato Borrell, precisando comunque che i Paesi Ue necessitano di avere una proposta concreta per poter studiare in dettaglio la base giuridica, ha aggiunto. Il capo della diplomazia Ue ha annunciato che presenterà la proposta prima della riunione del Consiglio europeo, che inizierà giovedì.
Il ministro degli Affari esteri ed europei, Tanja Fajon, a margine della riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea, ha spiegato che la Slovenia appoggia l'iniziativa: l’Ucraina, infatti, continua a chiedere aiuti militari. "Questo esaurimento di entrambe le parti va avanti da molto tempo. L'aiuto fondamentale di cui l'Ucraina ha bisogno oggi sui campi di battaglia è principalmente quello militare", ha detto. Fajon, durante il dibattito a livello ministeriale ha anche garantito ulteriore sostegno all'Ucraina da parte della Slovenia ed ha nuovamente ribadito il suo appoggio a tutti gli sforzi di pace che, con un più ampio sostegno internazionale, soprattutto dal sud del mondo, porterebbero ad una conferenza di pace e, nella fase successiva, alla partecipazione della Russia.
Borrell ha poi spiegato ancora che i ministri degli Esteri Ue hanno concordato l'introduzione di sanzioni contro 30 funzionari carcerari russi presumibilmente responsabili della morte del leader dell'opposizione russa, Alexei Navalny. Le sanzioni comprendono il divieto di viaggio e il congelamento dei beni. I nomi dei sanzionati verranno pubblicati nei prossimi giorni quando le sanzioni saranno ufficialmente adottate.