La Commissione Ue ha così presentato alcuni punti chiave sulle "lezioni" che il Coronavirus ha impartito al vecchio continente. La relazione è stata illustrata alla stampa dal vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas e sarà presentata la prossima settimana al Consiglio europeo. Tra i punti chiave esposti nella relazione emerge l'impellente necessità di introdurre un nuovo sistema europeo di raccolta delle informazioni sulla pandemia, la lotta alla disinformazione e la nascita della figura del Capo epidemiologo europeo che fungerà da punto focale della comunicazione in tempo di crisi. La nuova figura proposta da Bruxelles ricorda quella del Consigliere medico capo del presidente degli Stati Uniti d'America, la carica oggi ricoperta dall'immunologo Anthony Fauci. Questo avrà il compito di riunire i principali esperti degli Stati membri per formulare raccomandazioni politiche. Un modo, quindi, per creare una voce comune a livello europeo sulle raccomandazioni sanitarie, visto che durante la pandemia ogni Stato ha preso le decisioni per conto proprio. La nomina del Fauci europeo fa parte del primo di una serie di documenti che verranno in futuro adottati dalla Commissione nel quale l'Ue fa autocritica sulle carenze riscontrate in tempo di pandemia che hanno contribuito alla diffusione e alla cattiva gestione dei contagi, soprattutto nelle settimane successive allo scoppio della crisi nel nord Italia. In sostanza l'Unione europea chiede agli Stati membri maggiore competenza nell'ambito della Sanità di fronte alle situazioni di crisi. Dalla pandemia "abbiamo imparato cosa ha funzionato bene e dove, in futuro, potremmo fare meglio. Ora dobbiamo trasformare queste lezioni in cambiamenti", ha commentato la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.
Maja Novak