Senza via d'uscita: la crisi politica in Bulgaria non trova sbocchi nonostante due elezioni anticipate ravvicinate nel 2o21, e sembra destinata ad affrontare un’incerta terza consultazione politica entro l'autunno.
Dopo essere uscito vincitore dalle urne lo scorso 11 luglio col 24% dei voti, il movimento antisistema "C'è un popolo così", guidato dal popolare showman e cantante Slavi Trifonov, non è riuscito a costruire intorno a sé l'alleanza politica necessaria a creare un governo.
Attraverso mosse avventate e spesso poco trasparenti, il movimento ha scavato una distanza sempre maggiore tra sé e i cosiddetti "partiti della protesta", che nel 2020 hanno dato vita a prolungate proteste contro l'ex premier di centro-destra Boyko Borisov, dominatore della scena politica per oltre un decennio, ed accusato di corruzione e nepotismo.
Dopo le elezioni "C'è un popolo così" ha proposto ben due squadre di governo, ma molti dei nomi fatti dal movimento, spesso sconosciuti o quasi al grande pubblico, hanno avuto un effetto divisivo e provocato polemiche arroventate tra i potenziali alleati.
Alla fine, nei giorni scorsi lo stesso Trifonov ha deciso di fare un passo indietro, ritirando la propria proposta d'esecutivo dopo aver accusato di "tradimento" i "partiti della protesta".
Francesco Martino