"Tutti noi, leader politici, dobbiamo, in questa occasione, riaffermare davanti ai nostri popoli la nostra reale e immensa responsabilità: quella di trasmettere ai nostri figli il mondo che le generazioni precedenti hanno sognato", ha affermato Macron. Il leader dell'Eliseo ha chiesto di "porre la pace al posto più alto di tutti". "Insieme - ha aggiunto Macron - scongiuriamo le minacce che sono il riscaldamento climatico, la povertà, la fame, le malattie, tutte le disuguaglianze e l'ignoranza". "La Francia saluta con rispetto e gravità i morti delle altre nazioni che un tempo ha combattuto", ha dichiarato in conclusione, il capo dello Stato francese. Tutte le campane di Parigi e dei luoghi simbolo della prima guerra mondiale in Francia hanno suonato alle 11, la stessa ora in cui - 100 anni fa - c'è stata la fine delle ostilità a conclusione della guerra. Piccolo incidente al passaggio dell'auto di Donald Trump sugli Champs-Elysees, diretta all'Arco di Trionfo: una dimostrante del gruppo Femen ha scavalcato le barriere con un cartello sul quale era scritto "falsi pacificatori" ed è stata subito bloccata dai gendarmi. Contemporaneamente, si sono uditi alcuni fischi dal pubblico dietro le transenne in direzione della vettura del presidente americano. E dopo la cerimonia solenne, Parigi ha ospitato il Forum della pace; "una pace", parole di Macron, che i nostri predecessori tentarono di preservare, ma non ci riuscirono perché 20 anni dopo ci fu una nuova guerra". Presente al Forum anche il presidente sloveno Pahor; con le commemorazioni nella capitale francese, ha sottolineato, si deve ribadire soprattutto l'impegno degli stati e dei loro leader per la pace. Un Forum, quello di Parigi, per rafforzare il multilateralismo e per capire se oggi facciamo veramente tutto il possibile per garantire una pace duratura, rafforzando valori come rispetto reciproco, tolleranza, solidarietà e ripudio della violenza.