"Nel giro di due o tre giorni sarà chiaro se anche l'Unione Europea deciderà di imporre l'embargo alle forniture di petrolio e gas dalla Russia, seguendo l'esempio di Stati Uniti e Gran Bretagna". Lo ha detto il premier Janez Janša a conclusione della visita di lavoro del governo nella regione della Slovenia centrale. "Da ciò dipenderà la durata dell’invasione militare russa dell’Ucraina" ha sottolineato. "Con la vendita di gas e petrolio Mosca incassa quotidianamente circa un miliardo di euro, utilizzato per finanziare la guerra", ha aggiunto Janša. Al vertice informale dell'UE, in programma domani a Parigi dovrebbe venir presa una decisione; nella proposta di Dichiarazione si legge che l'UE diventerà energeticamente indipendente dalla Russia, il dilemma è come e quando. Janša ha chiarito che se il blocco delle forniture avvenisse da un momento all'altro anche le aziende slovene ne risentirebbero in maniera drastica.
"D’altro canto, se l'Europa dovesse cercare una via di mezzo tramite compromessi nell'adozione delle sanzioni contro la Russia, lo shock per le aziende e per la gente sarebbe minore ma di più lunga durata, così come la guerra in Ucraina", ha rilevato ancora il premier sloveno; "se le sanzioni verranno approvate rapidamente invece la situazione di stabilizzerà prima". Secondo Janša le prossime settimane registreranno un andamento turbolento in materia di rifornimento con energia, materie prime e generi alimentari; la Slovenia come pure l'Unione Europea ha piani e scorte, ribadendo che le file ai distributori di carburante non sono necessarie, in quanto le riserve sono adeguate. Anche per quanto riguarda il gas. l'UE ha scorte sufficienti fino all'estate, nel frattempo si possono garantire fonti alternative.

Delio Dessardo

Foto: EPA
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