Il documento è stato illustrato a Bruxelles dal commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič. "Si tratta di misure per preparare meglio i Paesi europei ai rischi naturali, come terremoti, inondazioni e incendi boschivi", ha spiegato. "In considerazione della rapida evoluzione del panorama dei rischi, gli obiettivi europei in materia di resilienza alle catastrofi mirano a migliorare la capacità dell'Ue, dei suoi Stati membri e degli Stati partecipanti al meccanismo di protezione civile dell'Unione di anticipare e resistere alle ripercussioni di future gravi catastrofi ed emergenze". A tal fine e in stretta cooperazione con gli Stati membri, la Commissione europea ha individuato appunto cinque obiettivi da perseguire collettivamente: migliorare la valutazione del pericolo e la pianificazione della gestione del rischio di catastrofi, aumentare la consapevolezza del rischio e la preparazione della popolazione, potenziare i sistemi di allerta precoce, affinché' arrivino tempestivamente alla popolazione, efficientare la capacità di risposta del meccanismo di protezione civile dell'UE, mantenere i sistemi di protezione civile operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, durante e dopo i disastri, compreso l'aggiornamento dei piani e delle procedure di continuità operativa e la garanzia del coordinamento e della condivisione delle informazioni tra Stati e autorità. Si tratta di obiettivi da perseguire soprattutto quando si devono affrontare emergenze che superano i confini dei singoli stati. "Per oltre 20 anni" - ha dichiarato Janez Lenarčič- "il meccanismo di protezione civile dell'UE ha assicurato un'assistenza di emergenza rapida ed efficiente, superando le capacità nazionali. Mentre ci riprendiamo dagli effetti della pandemia di COVID-19, la crisi climatica sta diventando sempre più presente sotto forma di incendi, siccità e inondazioni estremamente devastanti, che si espandono in tutta Europa. Per resistere", dice Lenarčič, "dobbiamo rafforzare la nostra resilienza collettiva, con una migliore comprensione del mutevole panorama dei rischi e un orientamento comune".
Delio Dessardo