Oggi a Praga nasce ufficialmente la Comunità politica europea, iniziativa promossa dal presidente francese Emmanuel Macron. Al vertice inaugurale partecipano 44 Paesi, dal Regno Unito alla Turchia per discutere di energia, sicurezza, immigrazione e trasporti. Invitati i leader dei 27 paesi dell'Unione Europea e di 17 altri paesi europei, inclusa l'Ucraina, e sei paesi dei Balcani occidentali. Per la Slovenia presente il premier Robert Golob. Il presidente ucraino Zelensky interviene in videoconferenza. Escluse Russia e Bielorussia. Lo scopo è principalmente quello di garantire il dialogo politico tra i paesi partecipanti e di rafforzare la sicurezza, la stabilità e la prosperità del continente europeo. Dopo una sessione plenaria, una serie di dibattiti sottoforma di tavole rotonde, dedicate alla pace e alla sicurezza, nonché all'energia, alle questioni climatiche e condizioni economiche. Non è prevista nessuna dichiarazione congiunta finale. La Comunità politica non sostituirà le politiche e gli strumenti comunitari esistenti, compreso l'allargamento dell'Unione. Lo avevano sottolineato già al vertice di giugno, a conclusione del semestre di presidenza francese dell'UE, i leader degli Stati membri. Un concetto ribadito anche in occasione della visita a Parigi del premier sloveno Robert Golob nell'incontro all'Eliseo con Macron, promotore come detto dell'iniziativa. A Praga Golob avrà una serie di incontri bilaterali, tra cui quello con l'omologo ucraino Denys Shmyhal. Domani invece, sempre a Praga, prenderà parte al vertice informale dell'UE incentrato a sua volta sull'aggressione russa all'Ucraina e sui provvedimenti per affrontare la crisi energetica.
Delio Dessardo