A conclusione dei colloqui negoziali le due delegazioni sono tornate nelle rispettive capitali per proseguire con le consultazioni in merito. Il capo negoziatore ucraino ha confermato che le parti hanno delineato alcune questioni prioritarie su cui si intravede qualche progresso. Tra le richieste dell'Ucraina, il cessate il fuoco e l'immediato ritiro delle truppe russe. Numerose anche le pretese del Cremlino; nel corso del colloquio con Macron, il presidente Putin aveva acconsentito a proseguire il dialogo di pace, a condizione che Kiev assuma uno status neutrale. Tra le richieste anche il riconoscimento internazionale della Crimea in quanto territorio russo e la smilitarizzazione del vicino Paese. In cambio si è impegnato a sospendere gli attacchi contro i civili e le abitazioni in Ucraina. I negoziati tra Mosca e Kiev proseguiranno nei prossimi giorni al confine tra Polonia e Bielorussia.
L'Alto rappresentante per la politica Ue, Josep Borrell, al termine della videoconferenza dei ministri degli Esteri, ha fatto intanto sapere che l'Ue ha deciso di fornire 450 milioni di euro per l'acquisto di armi letali e 50 milioni per materiale non letale destinati all'Ucraina. Concordata anche la fornitura di armi importanti, compresi jet da combattimento. In precedenza, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva preteso l'immediata adesione dell'Ucraina all'Unione europea. In risposta il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, ha sottolineato che un tale decisione richiede il consenso di tutti e 27 gli stati membri, che però hanno posizioni contrastanti in merito all'allargamento dell'Ue.
Maja Novak