Per la cancelliera, la risposta alle sfide attuali, definite "il grande puzzle" in riferimento allo slogan della conferenza, sta nel multilateralismo e nella collaborazione. La Merkel ha inoltre difeso la Nato in quanto ad alleanza promotrice di valori e simbolo dei Paesi impegnati nella democrazia e nello Stato di diritto. Inevitabile il riferimento alla recente uscita degli Stati Uniti e della Russia dall'accordo sui missili di medio raggio INF; la cancelliera ha sottolineato che l'Europa farà di tutto per ripristinare il trattato e coinvolgere anche la Cina nel processo di disarmo. In merito alle relazioni con Mosca, Merkel ha ricordato invece che nessuno vuole diventare dipendente dalla Russia, ma questa resta comunque un partner geostrategico importante con cui non conviene tagliare la sinergia.
Alla conferenza è intervenuto anche il vicepresidente americano, Mike Pence, che ha colto l'occasione per invitare nuovamente i paesi membri della NATO ad aumentare la spesa per la difesa. Quanti ad oggi versano nell'Alleanza il 2% del Pil sono raddoppiati, ha anche aggiunto, sottolineando che questo è il risultato delle richieste di Donald Trump, che ha aumentato le proprie spese e ha puntato sulla forza economica e militare. Ha poi contraddetto Angela Merkel, sottolineando che gli Stati Uniti non possono garantire la sicurezza dell'Occidente se i partner dell'Alleanza si rendono dipendenti dall'est.
Ad evidenziare l'importanza di un Europa unita se si vuole avere più sicurezza è stato anche il presidente sloveno, Borut Pahor, secondo cui il ritorno alle politiche nazionali rappresenta solamente una soluzione a breve termine di cui non gioverà nessuno dei paesi membri.
Maja Novak