Evgeny Prigozhin, collegato ai mercenari del gruppo Wagner sarebbe stato a Mosca ed avrebbe incontrato Vladimir Putin, secondo il giornale francese Liberation, che cita fonti "dei servizi di informazione occidentali". "Almeno da venerdì 1° luglio - scrive il quotidiano transalpino - Prigozhin sarebbe al Cremlino, dove è stato convocato dai suoi principali comandanti. Avrebbe incontrato Vladimir Putin e sarebbe stato ascoltato dal generale Viktor Zolotov, comandante della Guardia Nazionale russa e fedelissimo del presidente, e da Serghei Naryshkin, capo dei servizi di informazione esterni russi".
Nell'incontro con Vladimir Putin del 29 giugno, i comandanti militari della Wagner hanno "ribadito il loro sostegno al presidente" ed hanno affermato di essere pronti a continuare a combattere per la patria. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Dopo la fallita ribellione del gruppo Wagner ha fatto la sua prima apparizione pubblica Valery Gerasimov, capo di stato maggiore russo e comandante delle operazioni militari in Ucraina. Un video, pubblicato dal ministero della Difesa russo, mostra Gerasimov che presiede una riunione in cui è stato informato degli ultimi tentativi di attacco da parte dell'Ucraina.
Intanto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha annunciato che la Nato "semplifica" l'iter di adesione dell'Ucraina, eliminando di fatto l'obbligo per Kiev di seguire il Piano d'Azione per l'Adesione (il cosiddetto "Map", Membership Action Plan) come parte del percorso di ingresso nel Patto. A suo dire questa decisione "accorcia il percorso ucraino verso la Nato. Si tratta di un passo importante, ottenuto al termine di intensi colloqui, poiché il Map presenta paletti molto rigidi che il Paese aspirante membro Nato deve rispettare, producendo ogni anno relazioni su riforme e misure da portare avanti a livello nazionale.
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in vista del vertice dell'Alleanza Atlantica, ha affermato che "le consultazioni" sulla rimozione del Map per l'Ucraina "sono in corso". "Non c'è una decisione finale ancora presa - precisa Stoltenberg - ma confido che gli Alleati mandino un chiaro messaggio all'Ucraina e che nelle prossime ore ci sia un accordo".
Infine, su Telegram il generale ucraino Oleksandr Syrskyi scrive: "Bakhmut. Il nemico è in trappola e la città viene posta sotto il controllo delle forze di difesa".
Davide Fifaco