Foto: Reuters
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È iniziata ieri la ventisettesima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Quaranta mila delegati di 200 nazioni saranno impegnati fino al 18 novembre a Sharm el-Sheikh, con l’obiettivo di mantenere i risultati ottenuti l’anno scorso a Glasgow, ovvero contenere il riscaldamento globale nel limite di un grado e mezzo in più rispetto ai livelli pre-industriali.

Il rapporto “Stato del clima globale nel 2022” dell’Organizzazione meteorologica mondiale ha rivelato che gli ultimi otto anni sono stati i più caldi di sempre a causa delle concentrazioni sempre più crescenti di gas serra. Infatti, quest’anno si è raggiunto un record in negativo circa lo scioglimento dei ghiacciai alpini, che hanno perso dai 3 ai 4 metri di spessore.

Nella sessione di apertura, i 196 Paesi partecipanti, hanno raggiunto un primo accordo riguardo la discussione dei finanziamenti necessari per aiutare le nazioni più vulnerabili e far fronte ai danni causati dal riscaldamento globale. Questo era uno dei punti principali che da mesi voleva essere inserito nell’agenda della Cop27 da parte dei paesi in difficoltà.

La Slovenia durante la Conferenza è rappresentata dal Presidente della Repubblica Borut Pahor che si rivolgerà anche ai leader mondiali, per l’Italia invece ci sarà Giorgia Meloni, che dopo il debutto a Bruxelles e l'incontro con i vertici europei è attesa a Sharm el-Sheikh dove domani parteciperà alla prima sessione di lavoro.

B.Ž.